Wein für Polyphem [Italian translation]

Songs   2024-07-07 03:51:32

Wein für Polyphem [Italian translation]

"Io corrucciarmi col magnanimo Ulisse,

che di senno tutti vince i mortali, e gl’Immortali

Sempre con doni e sacrifizi onora?

Solo il grande Nettuno odio gli pose,

Perché dell’unic’occhio orbò l’immane

Polifemo, fortissimo Ciclope."

[Omero, Odissea, canto primo, 79-85]1

I nostri remi battevano sul grigio sale di maree straniere,

lo specchio di dense nuvole plumbee. Dov'è la Patria in tutto questo mare?

Dove sono il canto delle cicale e le fresche ombre sulla terra scura di viti brade e selvatiche e boschetti di cipressi troneggianti?

Volevamo essere come loro ed eravamo solo sterpi sul crine dell'onda.

Cos'è un guerriero se nessuno canta le sue gesta?

Quanto insignificante è la sua morte, non compianto (in terre lontane)?

"Ivi sbarcammo; E certo ne fu guida un Nume amico

In quella notte d’ogni luce muta;

Ché di folta caligine le navi eran coperte, né dal ciel

mandava raggio la Luna, fra le nubi ascosa."

[Omero, Odissea, canto nono, 166-171]

E guarda, l'occhio chiude il corpo. E noi ci ritroviamo morti e siamo carne e sangue e sangue e latte e carne, cervella e ossa.

Cosa rimane quando tutto scorre via?

Carne e latte, latte e carne e vino.

Beviamo e bevevamo e tuttavia rimanevamo mortali,

non potevamo spostare il masso dell'ἄρχων [signore, capo].

Giungemmo ospiti e divenimmo bestiame.

Un erede di Kρόνος [Crono2] abita il corpo ctonio3 come il sentore di braci estinte in una grotta.

Un continuo divorare, un intenso dimenticare.

Rimane solo un eterno "ora".

(Osserva, l'occhio è affamato)

La fronte scrutante trascina i giovani verso le fauci al modo di Crono.

Le viscere impregnano il suolo.

E amaramente prendemmo del vino; era scuro come la terra partoriente, fresco d'ombra e sonnolento come il canto di cicale, aspro come braci estinte in una grotta.

Infido regnava [il vino] come il mare intero...

Il lieve oblio del loto4.

Cantando versammo il vino e trascinammo a noi il palo di olivo.

Oἶνος πρὸ τοῦ Πολύφημον! [Vino per Polifemo!]

Vino, vino per Polifemo!

"Noi similmente giravam nell’occhio

L’acceso tronco, intorno a cui bolliva

Il sangue; e mentre la pupilla ardea

E l’occhio crepitar s’udìa dal fondo,

Abbruciava la vampa il sopraciglio e le palpebre."

[Omero, Odissea, canto nono, 461-466]

E al mattino ci apparve Ἠώς [Eos5] dalle rosee dita, mentre

rinascevamo come gregge dalla terra stigia6.

Un occhio vuoto cerca vendetta su di noi nel grigio sale.

Ma siamo molti. E non siamo nessuno7.

1. Sono presenti vari brani dell'Odissea in greco antico. La traduzione qui riportata e i numeri dei versi sono tratti dalla versione di P. Maspero, consultabile liberamente su internet.2. Crono è il dio greco primordiale, padre di Zeus, Posedone e Ade, che divorò i suoi figli e venne poi ucciso da loro. 3. "Ctonio" significa "appartenente alla terra"; il corpo ctonio è la grotta.4. Nell'Odissea, il loto era una pianta che portava alla dimenticanza totale.5. Eos è la dea dell'aurora, rosata come le sue dita.6. "Stigio" vale oscuro, infernale, e si rifà allo Stige, fiume degli inferi.7. Riferendosi al fatto che Ulisse si era presentato a Polifemo col nome di "Nessuno" per non farsi riconoscere e far perdere le sue tracce.

  • Artist:Helrunar
  • Album:Fragments - A mythological excavations
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  • country:Germany
  • Languages:German, Other, Old Norse/Norrønt, Norwegian, English
  • Genre:Metal
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  • Wiki:https://de.wikipedia.org/wiki/Helrunar
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