Quando il soave mio fido conforto lyrics

Songs   2024-11-30 11:30:22

Quando il soave mio fido conforto lyrics

Quando il soave mio fido conforto

per dar riposo a la mia vita stanca

ponsi del letto in su la sponda manca

con quel suo dolce ragionare accorto,

5tutto di pietà et di paura smorto

dico:"Onde vien’ tu ora, o felice alma?"

Un ramoscel di palma

et un di lauro trae del suo bel seno,

et dice:"Dal sereno

ciel empireo et di quelle sante parti

mi mossi et vengo sol per consolarti".

In atto et in parole la ringratio

humilmente, et poi demando:"Or donde

sai tu il mio stato?" Et ella: "Le triste onde

del pianto, di che mai tu non se’ satio,

coll’aura de’ sospir’, per tanto spatio

passano al cielo, et turban la mia pace:

sí forte ti dispiace

che di questa miseria sia partita,

et giunta a miglior vita;

che piacer ti devria, se tu m’amasti

quanto in sembianti et ne’ tuoi dir’ mostrasti".

Rispondo: "Io non piango altro che me stesso

che son rimaso in tenebre e ’n martire,

certo sempre del tuo al ciel salire

come di cosa ch’uom vede da presso.

Come Dio et Natura avrebben messo

in un cor giovenil tanta vertute,

se l’eterna salute

non fusse destinata al tuo ben fare,

o de l’anime rare,

ch’altamente vivesti qui tra noi,

et che súbito al ciel volasti poi?

Ma io che debbo altro che pianger sempre,

misero et sol, che senza te son nulla?

Ch’or fuss’io spento al latte et a la culla,

per non provar de l’amorose tempre!"_

Et ella: "A che pur piangi et ti distempre?

Quanto era meglio alzar da terra l’ali,

et le cose mortali

et queste dolci tue fallaci ciance

librar con giusta lance,

et seguir me, s’è ver che tanto m’ami,

cogliendo omai qualchun di questi rami!"

"I’ volea demandar - respond’io allora - :

Che voglion importar quelle due frondi?"_

Et ella: "Tu medesmo ti rispondi,

tu la cui non penna tanto l’una honora:

palma è victoria, et io, giovene anchora,

vinsi il mondo, et me stessa; il lauro segna

trïumpho, ond’io son degna,

mercé di quel Signor che mi die’ forza.

Or tu, s’altri ti sforza,

a Lui ti volgi, a Lui chiedi soccorso,

sí che siam Seco al fine del tuo corso".

"Son questi i capei biondi, et l’aureo nodo,

- dich’io - ch’ancor mi stringe, et quei belli occhi

che fur mio sol? " "Non errar con li sciocchi,

né parlar - dice - o creder a lor modo.

Spirito ignudo sono, e ’n ciel mi godo:

quel che tu cerchi è terra, già molt’anni,

ma per trarti d’affanni

m’è dato a parer tale; et anchor quella

sarò, piú che mai bella,

a te piú cara, sí selvaggia et pia,

salvando inseme tua salute et mia".

I’ piango; et ella il volto

co le sue man’ m’asciuga, et poi sospira

dolcemente, et s’adira

con parole che i sassi romper ponno:

et dopo questo si parte ella, e ’l sonno.

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Francesco Petrarca more
  • country:Italy
  • Languages:Italian (Medieval), Italian
  • Genre:Poetry
  • Official site:https://en.wikipedia.org/wiki/Petrarch
  • Wiki:https://it.wikipedia.org/wiki/Francesco_Petrarca
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