Inno a Satana lyrics

Songs   2024-07-07 08:00:52

Inno a Satana lyrics

A te, de l’essere

Principio immenso,

Materia e spirito,

Ragione e senso;

Mentre ne’ calici

Il vin scintilla

Sí come l’anima

Ne la pupilla;

Mentre sorridono

La terra e il sole

E si ricambiano

D’amor parole,

E corre un fremito

D’imene arcano

Da’ monti e palpita

Fecondo il piano;

A te disfrenasi

Il verso ardito,

Te invoco, o Satana,

Re del convito.

Via l’aspersorio

Prete, e il tuo metro!

No, prete, Satana

Non torna in dietro!

Vedi: la ruggine

Rode a Michele

Il brando mistico,

Ed il fedele

Spennato arcangelo

Cade nel vano.

Ghiacciato è il fulmine

A Geova in mano.

Meteore pallide,

Pianeti spenti,

Piovono gli angeli

Da i firmamenti.

Ne la materia

Che mai non dorme,

Re de i fenomeni,

Re de le forme,

Sol vive Satana.

Ei tien l’impero

Nel lampo tremulo

D’un occhio nero,

O ver che languido

Sfugga e resista,

Od acre ed umido

Pròvochi, insista.

Brilla de’ grappoli

Nel lieto sangue,

Per cui la rapida

Gioia non langue,

Che la fuggevole

Vita ristora,

Che il dolor proroga

Che amor ne incora.

Tu spiri, o Satana,

Nel verso mio,

Se dal sen rompemi

Sfidando il dio

De’ rei pontefici,

De’ re crüenti:

E come fulmine

Scuoti le menti.

A te, Agramainio,

Adone, Astarte,

E marmi vissero

E tele e carte,

Quando le ioniche

Aure serene

Beò la Venere

Anadiomene.

A te del Libano

Fremean le piante,

De l’alma Cipride

Risorto amante:

A te ferveano

Le danze e i cori,

A te i virginei

Candidi amori,

Tra le odorifere

Palme d’Idume,

Dove biancheggiano

Le ciprie spume.

Che val se barbaro

Il nazareno

Furor de l’agapi

Dal rito osceno

Con sacra fiaccola

I templi t’arse

E i segni argolici

A terra sparse?

Te accolse profugo

Tra gli dèi lari

La plebe memore

Ne i casolari.

Quindi un femineo

Sen palpitante

Empiendo, fervido

Nume ed amante,

La strega pallida

D’eterna cura

Volgi a soccorrere

L’egra natura.

Tu a l’occhio immobile

De l’alchimista,

Tu de l’indocile

Mago a la vista,

Del chiostro torpido

Oltre i cancelli,

Riveli i fulgidi

cieli novelli.

A la Tebaide

Te ne le cose

Fuggendo, il monaco

Triste s’ascose.

O dal tuo tramite

Alma divisa,

Benigno è Satana;

Ecco Eloisa.

In van ti maceri

Ne l’aspro sacco:

Il verso ei mormora

Di Maro e Flacco

Tra la davidica

Nenia ed il pianto;

E, forme delfiche,

A te da canto,

Rosee ne l’orrida

Compagnia nera,

Mena Licoride,

Mena Glicera.

Ma d’altre imagini

D’età più bella

Talor si popola

L’insonne cella.

Ei, da le pagine

Di Livio, ardenti

Tribuni, consoli,

Turbe frementi

Sveglia; e fantastico

D’italo orgoglio

Te spinge, o monaco,

Su ’l Campidoglio

E voi, che il rabido

Rogo non strusse,

Voci fatidiche,

Wicleff ed Husse,

A l’aura il vigile

grido mandate:

S’innova il secolo

Piena è l’etade.

E già già tremano

Mitre e corone:

Dal chiostro brontola

La ribellione,

E pugna e prèdica

Sotto la stola

Di fra’ Girolamo

Savonarola.

Gittò la tonaca

Martin Lutero:

Gitta i tuoi vincoli,

Uman pensiero,

E splendi e folgora

Di fiamme cinto;

Materia, inalzati:

Satana ha vinto.

Un bello e orribile

Mostro si sferra,

Corre gli oceani,

Corre la terra:

Corusco e fumido

Come i vulcani,

I monti supera,

Divora i piani;

Sorvola i baratri;

Poi si nasconde

Per antri incogniti,

Per vie profonde;

Ed esce; e indomito

Di lido in lido

Come di turbine

Manda il suo grido,

Come di turbine

L’alito spande:

Ei passa, o popoli,

Satana il grande.

Passa benefico

Di loco in loco

Su l’infrenabile

Carro del foco.

Salute, o Satana,

O ribellione,

O forza vindice

De la ragione!

Sacri a te salgano

Gl’incensi e i vóti!

Hai vinto il Geova

De i sacerdoti.

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  • country:Italy
  • Languages:Italian
  • Genre:Poetry
  • Official site:
  • Wiki:http://en.wikipedia.org/wiki/Giosu%C3%A8_Carducci
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