On Whom the Moon Doth Shine [Italian translation]
On Whom the Moon Doth Shine [Italian translation]
O leggiadro custode* di questa mezzanotte immobile
lascia che io mi prostri a te
in qualunque modo tu voglia;
ciascuno ha i propri capricci
eppure il piacere al quale prendiamo parte
fu causato da quel ghigno zannuto
tuttavia...! provo forse rabbia nei suoi confronti?
No - sapevo di essere sotto incantesimo!
"Avessi ciò che ci vuole, lo farei;
Sento e non posso sentire
Sono ma non posso essere
Una volta baciai l'immagine
dei Sette Angeli della Morte..."
Eppure non appena tu lo facesti,
sulle labbra mie atterrò un bacio
e tra le ombre si mescolò
come seta il più dolce dei lamenti;
Là dove la luce è nascosta
laggiù le porte di bronzo* dell'Inferno
violentemente cercò di spingere.
Allora, lo! la Nera Morte
come un serpente sui seni strisciò
Trattenuto all'improvviso il respiro della vita
insieme piangemmo lacrime rosse
e superammo la processione dei danzatori morti –
poiché nell'oscurità eravamo bloccati nella nostra unione;
io ho baciato i Sette Angeli della Morte
E l'Inferno aprì le proprie porte
Eppure non vi fu altro davanti ai miei occhi
che la luce più splendente*
- Artist:Theatre of Tragedy
- Album:Velvet Darkness They Fear (1996)